venerdì 4 gennaio 2008

Jacques Prévert: Questo amore...


Una poesia di Jacques Prévert che mi segue da tanto tempo: "Cet amour...", da "Paroles"

Testo francese originale:





Questo amore
Così forte
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno,
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così contento
E così ridicolo
Tremante di paura come il fanciullo nel buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo in seno alla notte
Questo amore che faceva agli altri paura
Che li faceva parlare
Che li faceva illividire
Questo amore spiato
Perché noi lo si spiava
Braccato ferito calpestato finito negato dimenticato
Perché lo si è braccato ferito calpestato finito negato dimenticato
Questo amore mai diviso
Così vivo ancora
E' il tuo
E' il mio
Lui che è stato
Quella cosa sempre rinnovata
E che mai è cambiato
Come una pianta, vero
Come un uccello, fremente
Come l'estate, caldo e vivente
Noi due si potrà sempre
Andare e tornare
Si potrà dimenticare
E poi addormentarsi
Svegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarsi ancora
Sognare fino a morte
E svegliarsi, sorridere e ridere
E ringiovanire
Lì resta il nostro amore
Testardo come un mulo
Crudele come memoria
Stolto come rimpianti
Grato come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come il fanciullo
Ci guarda e sorride
E ci parla senza dir nulla
E io l'ascolto e tremo
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti scongiuro
Per te, per me e per quanti s'amano
E si sono amati
Sì, gli grido per te per me e gli altri
Che non conosco
Resta lì
Lì dove sei
Lì dov'eri un tempo
Resta lì
Non ti muovere
Non andar via
Noi che siamo amati
Ci siamo dimenticati di te
Tu non dimenticarci
Solo te s'aveva in terra
No, non lasciarci diventar freddi
Sempre, più lontano e oltre
E in ogni dove
Dacci segno di vita
Più tardi e molto nel recesso d'un bosco
Nella foresta del sovvenire
Piomba improvviso
Tendici la mano
E donaci salvezza.
(traduzione DG)
Mi piace la concitazione di questa altissima pagina di poesia francese. Mi piace la ritmicità armonizzata che è la cifra tecnica della poetica di Prévert. Ma soprattutto trovo ispiratissima la maniera in cui il Poeta condensa in pochi, brevi versi, tutto il significato vitale dell'amore, inteso come forza superiore a sé stessa, unione e frattura tra gli esseri, unione e frattura di sé stessi. L'amore, forza brutale e fragile, contraddittoria perché viva, salvifica infine perché inaspettata: più infallibile cioè della stessa speranza. Una forza che continua a resistere anche là dove la si vuol negare: saldissimo appiglio del genere umano e lanterna nel cupo della foresta.

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