9 novembre 2006...
Il treno corre veloce. Non abbastanza. Ecco Certaldo, c'è nato Boccaccio - pare. Ma vai, sbrigati treno d'inferno. Sono belle queste campagne, i campi arati così perfettamente che solo lassù credevo esistessero ad imbandire la mensa dei santi. Mets les gaz, saloperie de train. Non m'importa delle campagne celesti attorno a Certaldo. Voglio Siena. Da mesi ho prenotato la stanza... in Pantera.
Da mesi ho stabilito cosa farò, appena questa brenna di treno mi avrà portato alla meta: piglierò un taxi e gli dirò di portarmi a Porta Laterina. Nella mia ingenuità credo che nemmeno i taxi possono circolare dentro le mura. Sì, gli dirò di scendere a porta Laterina, e muoverò il mio primo passo a Siena... in Pantera.
Ecco... che vedo! Le Badesse... sì, ho studiato bene. Devo sempre studiarmi bene i tragitti dei treni con le fermate intermedie, altrimenti ho paura di perdere quella giusta. E' il mio primo viaggio in totale solitudine. Le Badesse !!! La prossima fermata è arrivo a destinazione per me.
-E' libero?
-Sie, dove La porto?
-A Porta Laterina, è possibile?
-E perché un dovrebbe esse possibile?
-Sa, è la prima volta che vengo a Siena (leggasi con e chiusa, da buon ligure), pensavo ci fossero zone a traffico limitato.
-... (sorriso di compassione del tassista).
Sono quasi deluso: anche Siena ha una periferia, e peggio ancora la sua periferia somiglia a quelle di tutte le città. Il cielo è d'un blu perfetto, ma vicino alla stazione tutto è grigio. Mi pervade un po' d'amarezza, non ne capisco il senso.
Come me la fa lunga questo tassista... mi fa fare tutta la tangenziale?! Vabbé, avrà capito che sono un povero turista e vuole spremermi un pochino. Pazienza...
-Te studi a Siena ? (oh meno male, mi dà del tu)
-Eh no è la prima volta che vengo... sono un turista (Azz. come mi è venuta questa?)
-Ah (quasi deluso) anche LEI...
Il sole d'un tratto sembra avere raggiunto lo zenit. Guardo a sinistra. Ecco Siena. So già che non dimenticherò mai, di tutta la mia vita questa visione.
Ecco le mura di Siena... Ecco...
-Oh, eccoci arrivati!!!
-Eh no guardi che questa è porta S.Marco... se vole la lascio anche qui
-Oh no no, mi sono sbagliato... eh eh, si somigliano un po' tutte... (che vergogna vecchio mio)
-Vede... quella è porta Laterina, ora la lascio all'inizio di via Mascagni, va bene qui?
-Sì sì, va bene... tenga, tenga pure il resto... grazie!
Quasi m'è sembrato aver trattenuto il fiato dalla mia partenza fino a qui. Respiro. M'entra dalle narici un'aria lieve e profumata. Il cielo è terso... Tremo dal piacere. Non c'è nulla di ché in questa via, però che bella che è. Andiamo avanti via, devo arrivare fino a Via Stalloreggi... So già che prima d'arrivare all'albergo passerò davanti alla casa natale di Ettore.
Aspetta, che mi fermo un attimo, devo sistemarmi un po' lo zaino sulle spalle. Ma!!! Ma questa... è la casa di Ettore!!! Ma non era in via Stalloreggi, allora, come avevo letto... La prima casa sotto la quale mi fermo doveva proprio essere la sua ; che simpatica coincidenza. Via, tornerò dopo.
(continua)
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