Gli autori dell'antichità hanno inventato tutto ; in mezzo a questo tutto troviamo anche il cosiddetto inizio in medias res. Gran bella cosa davvero, espressione com'è della nostra impazienza.
Quanto mi piacerebbe (non so a voi) essere arrivato in questa vita già inserito nel mondo, senza aver nulla da intraprendere, nulla da imparare. Nulla da iniziare appunto, ma avere solo da continuare e finire. A volte ho il dubbio che la fine sia meno dolorosa dell'inizio, non perché - leopardianamente se si vuole - la nascita sia il primo incontro con la desillusione, ma perché ci vuole poco sforzo (e talora soltanto molta volontà) per finire, e molto per cominciare.
Ho aperto un blog perché lo fanno tutti, e forse sono come le pecore di Panurge nel romanzo di Rabelais. Però, come spesso mi accade quando mi azzardo a fare qualcosa che fanno tutti, mi sono reso conto di non sapere da dove iniziare. Di aver poco da dire (anche se ciarlo molto) e ancor meno da raccontare. E allora ho avuto la conferma ennesima, se mai ve ne fosse bisogno (ma apparentemente sì) della vuotezza vertiginosa della mia esistenza... ma queste sono litanie che vi risparmio.
Su queste schermate si parlerà di poche cose. Scriverò di letteratura, di musica, di Siena. E qualcos'altro cammin facendo si aggiungerà.
Per una volta mettiamo il dolce all'inizio, dato che è tanto difficile inizare: e vi dico perché Siena. Il 2007 è stato per me un annus horribilis, come tutti possiamo vantarci di avere avuto. Non vi è mai capitato di sentirvi sprofondare giù nell'acqua, finché una mano soccorevole non vi afferrasse per i capelli per riportarvi a galla? Ecco... Siena per è stata quella mano. E se la mia gratitudine non ha parole, il mio amore per lei sa essere più facondo.
La musica... metafisica in suono, "qualcuno" ha scritto. Io amo particolarmente la voce umana applicata alla musica, e cioè il canto, in ogni sua forma. Esiste qualcosa di più ontologico, di più materiale del suono della voce umana? Eppure questo suono si carica giocoforza delle emozioni di chi ne è attraversato nel momento stesso in cui si forma. Canale per me insostituibile tra il degradabile della nostra forma e l'infinito della nostra essenza. Foriero di verità, il suono musicale mi affascina.
Viceversa le Lettere sono vettori di necessarie bugie. "La parola è stata data all'uomo per nascondere il suo pensiero" (La parole a été donnée à l'homme pour cacher sa pensée), scrisse Stendhal... E cos'è la letteratura senon il monumento che l'uomo ha eretto alla parola, e quindi alla dissimulazione? Creare per dissimulare, o dissimulare creando non è azione antipatica: in fondo anche ogni libro è portatore di verità, sia della sua propria (che è dissimulazione) sia di quella che vuole celare.
Per ora vi mando un saluto. "Vi"! Non so chi sarete... alcuni amici miei cui avrò dato il link, e che ritroveranno qui il solito Davide blaterante... alcuni miei futuri amici virtuali... altri visitatori che verranno una volta e non torneranno più... Non voglio trattenere nessuno, senon me stesso su queste pagine, per esercitare la costanza e solleticare l'egocentrismo.
A presto!!!
martedì 13 novembre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ciao Davide!
Vedi che qualcosa da scrivere ce l'avevi? :)
Ehm non so mai che dire nei commenti...per ora posso solo farti un grosso in bocca al lupo per il blog! E ti linko sul mio, ok?
Ciao ;)
Silvia.
Ciao Davide!
Complimenti per il tuo nuovo blog, sono felice per te!
Credo che sia un diario molto bello che puoi condividere con gli amici, proprio come si faceva un tempo a scuola !!!
A presto ed in bocca al lupo !!!
Posta un commento