(...segue...) 9 novembre 2006
Mi pare di rinascere ad un nuovo cielo. Senza tema di esagerare. Di respirare una nuova aria. Non ho ancora visto nulla di questa città, appena due passi di una via non proprio centrale.
E già l'amo.
Già devo chiamare casa e esultante, senza cura dei passanti (io che son così morigerato) dire: non sapete quanto è bella Siena!
Di fronte a me l'unico varco superstite delle Due Porte. Stalloreggi è stretta, severa, quasi cupa, anche se il sole di novembre inonda i tetti. Alzo lo sguardo: qui Duccio dipinse la Maestà. Andiamo avanti che i bagagli cominciano a pesare.
Come è strano essere confrontati a luoghi che si sono visti solo in immagini... M'ero immaginato questa via immensa, lunga chilometri. Avevo pregustato la fatica che mi avrebbe reso più gradito ancora il riposo nella mia stanza.
E no: sento scorrere il getto pertinace di una fontana. E' lei, è lei. La pantera pronta allo scatto. Tutto è più piccolo, più umano di quanto avevo fantasticato guardando le fotografie. Tutto è accogliente, a misura mia.
La stanza è semplice, ma comoda. Mi devo riposare un po', ché il viaggio è stato lungo.
Ma no, no... devo andare a trovarlo. Sono venuto inanzittutto per lui.
Dove sarà? Non c'è il custode, andiamo a istinto. Di qua, penso sia di qua. No, non è qui... Andiamo avanti perché sento che è più lontano. Oh! E' proprio là.
Caro Ettore, so che, se ti possono giungere i miei sentimenti, lo potranno in ogni dove. Ma è mio onore poterti portare questi fiori, per ringraziarti e testimoniare quanto, pur non avendoti conosciuto, tu sia ormai presente nella mia vita. Grazie. La bellezza del tuo canto ora, nell'anima mia, si accompagnerà sempre a quella della tua città, di cui appena ho sfiorato il suolo, ma che già credo di amare. Mai nella vita avrei creduto provare questo: eccomi ora a parlare con una lapide, tanto fredda quanto ribollente era la tua voce. La voce nella quale la tua anima mi ha parlato e ora si concretizza nel dono di questa nuova prospettiva. La tua Voce, Ettore mi ha portato a Siena. La tua Voce me l'ha fatta cercare, e non c'è amore senza ricerca.
2 commenti:
Che bello, Davide...mi commuovo sempre quando leggo i tuoi racconti di Sièna :)
Caro Davide,sei BRAVO; un abbraccio dalla tua nonna Panterina !
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